Storia del Vino

Il termine "vino" ha origine dal verbo sanscrito vena ("amare"), da cui deriva anche il nome latino Venus, la dea Venere.

La storia del vino inizia quando, in epoche preistoriche, l'uomo scopre che dell'uva conservata troppo a lungo in una giara fermenta e cambia di sapore. Ciò avviene in oriente, dagli 8000 ai 6000 anni fa; è la Bibbia stessa, nella Genesi, a fornire la prima documentazione: Noè, appena uscito dall'arca, pianta una vigna e ne ottiene vino.

Numerosi geroglifici illustrano inoltre come si produceva il vino nell'antico Egitto.

Con i Greci e i Fenici il vino arriva in Europa. La citazione ed il rilievo dato al vino nel racconto dei poemi omerici testimonia ampiamente la funzione e l'importanza della squisita bevanda nella società dell'epoca. In quel periodo il vino si diffonde in Italia, Francia e Spagna.

Con l'Impero romano la produzione vinicola conosce uno sviluppo senza eguali. In quest'epoca si ha una gran quantità di scritti sia poetici che tecnici dedicati al vino.

Le tecniche vitivinicole cambiano: mentre i Greci tenevano il vino in anfore di terracotta, i Romani usano barili in legno e bottiglie di vetro. Inizia a farsi strada l'idea di conservazione ed invecchiamento.

A partire dal secondo secolo la vite si diffonde in modo importante anche in Borgogna, nella Loira e nella Champagne.

Nel Medioevo la Chiesa influisce fortemente sullo sviluppo della vitivinicoltura. Le abbazie, diffuse in tutta Europa, competono per la produzione dei vini più raffinati.

In questi secoli la Francia raggiunge il primato nella produzione di grandi vini.

Con l'era moderna le tecniche vitivinicole migliorano. Tuttavia l'arrivo della cioccolata dall'America, del tè dalla Cina, del caffè dall'Arabia e la diffusione di birra e distillati nel XVII secolo, intaccano il primato del vino tra le bevande di piacere.

L'evoluzione tecnologica nella lavorazione del vetro fa sì che le bottiglie siano sempre più perfette. La scoperta del sughero per sigillarle rende la conservazione più sicura.

Intanto nella regione francese della Champagne un monaco benedettino, Dom Perignon, cerca in tutti i modi di ottenere un vino perfettamente fermo. Le condizioni locali tuttavia fanno continuamente rifermentare il vino nelle bottiglie rendendolo spumeggiante: nasce così lo Champagne, bevanda di lusso per eccellenza.

Il 1700 vede la diffusione di vini più forti, come il Porto. Intanto i grandi Chateau di Bordeaux incrementano la produzione di vini di pregio per i loro migliori clienti, gli inglesi.

L''800 vede i massimi storici della produzione vitivinicola. Ma prima della fine del secolo, si abbatte in Europa il grande flagello della filossera, un parassita che colpisce le radici della vite. La soluzione è quella di ripartire da zero innestando la vite europea sulla radice americana immune dalla filossera. Le conseguenze di questa modifica non sono irrilevanti.

La rivoluzione industriale cambia anche il mondo del vino. Con le nuove tecniche di refrigerazione anche paesi caldi come la California e l'Australia iniziano a produrre vini eccellenti, grazie anche a uve di ottima qualità.

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